Spesso molti siti di tecnologia ci propongono dei confronti sulle prestazioni dei browser per cercare di determinare in modo oggettivo l’efficienza di ciascuno. In particolare uno dei principali confronti che sempre viene fatto è sul consumo di memoria. Per questa valutazione, spesso il test consiste nell’aprire delle schede del browser vedere il consumo chiudere aprire un altro browser e così via. In realtà però un confronto di questo tipo non è corretto per diversi motivi, i browser infatti utilizzano più processi quindi stabilire la memoria condivisa è difficile, inoltre ci possono essere delle funzioni che si attivano come il garbage collector delle applicazioni Javascript che possono falsare i risultati, in più, spesso i browser hanno un comportamento adattivo di memoria per cui se un computer ha molta memoria libera potrebbe cercare di sfruttarla mentre se ha poca RAM potrebbe avere un comportamento meno aggressivo. Tutto questo quindi incide sui risultati dandoci valori errati non confrontabili. Tenendo conto di ciò, il portale Tom’s Hardware si pone comunque il problema di come i browser gestiscono la memoria e la loro reattività sotto carico. Viene fatta una valutazione quindi delle prestazioni con una sola scheda aperta in confronto con 40 schede aperte. Ecco il risultato sull’uso di memoria complessiva: D’altro canto Chrome rivela più reattività al momento di restituire memoria al sistema operativo alla chiusura delle tab (più basso è il punteggio maggiore è la capacità di restituire memoria).I confronti prendono in considerazione Chrome 20, Firefox 13, Internet Explorer 9, Opera 12 e Safari. Spesso si è criticato Firefox proprio per il consumo di memoria, secondo questi dati è addirittura quello che consuma meno con 40 schede aperte, mentre Chrome è quello più reattivo cosa in effetti plausibile. Per altre informazioni: Tom’s Hardware
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