Con l’aggiornamento denominato Panda Update, Google dichiara ufficialmente guerra alle cosiddette Content Farm, cercando di dare minor peso ai loro contenuti nelle SERP in maniera tale da dare vantaggio ai veri produttori di contenuti originali e completi.
Per chi non sapesse cosa è una Content Farm, in parole povere si può dire sia una sorta di aggregatore di notizie che non aggiunge nulla di nuovo alle informazioni della fonte originale e che punta più sulla quantità che sulla qualità, spesso anche copiando i contenuti. Come sappiamo, l’algoritmo di Google premia sicuramente gli aggiornamenti costanti e forse qualcuno ne ha abusato veramente troppo, scalando i risultati di ricerca in questo modo, senza però offrire all’utente finale un contenuto valido o utile.
Chiunque avrà un blog, avrà notato che spesso e volentieri si viene superati nelle SERP da aggregatori che magari dal motore di ricerca veniva considerato un sito con più rank, magari soltanto perché risultava online da tanto tempo e disponeva di tanto contenuto, anche se magari di pessima qualità perchè “copiato” (scritto tra virgolette perché la maggior parte degli aggregatori riporta una parte degli articoli e poi rimanda al post originale mediante un link). Con il Panda Update questo non dovrebbe più accadere e a beneficiarne dovrebbero essere proprio quelli che generano articoli e informazioni di qualità.
In rete in questi giorni ci sono parecchie discussioni a riguardo, dato che l’aggiornamento in America ha mandato sul lastrico aziende operanti nel web da anni e che sicuramente curavano molto poco i loro contenuti. In Europa non sappiamo ancora quando arriverà, ma si fa già a gara per chi capisce quali tipo di siti verranno penalizzati; molti sono dell’opinione che cadranno colossi come “Liquida“, oppure aggregatori comunque molto noti come “Il Bloggatore“.
Non sappiamo come si evolverà il web qui in Italia, ma crediamo che ci sarà ancora poco da aspettare per capire gli sviluppi che potrà avere il caso.
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