Ciao toposi,si parla tanto di privacy e segreti di aziende, ma non sono molte le persone accorte che in caso di dismissione di apparecchiature elettroniche, si preoccupano di verificare di aver adeguatamente “ripulito” le memorie per non far girare incontrollatamente informazioni e documenti che riguardano la propria vita o la propria attività.
Così l'Autorità Garante con un recente provvedimento, ha affrontato la tematica della rottamazione dei pc dando specifiche indicazioni per la cancellazione sicura dei dati, pubblicando peraltro anche intervenenti di tipo tecnico evidentemente redatti dai vari esperti informatici delle aziende realizzatrici dei sistemi informatici stessi.
Ecco emergere così come tecnica di cancellazione sicura, quella della riscrittura delle aree del disco al fine di non consentire un recupero comprensibile dei dati; mentre per la parte hardware, e quindi la distruzione di hard-disk e supporti magnetici non riscrivibili, la procedura da seguire è quella relativa alla cosiddetta punzonatura o deformazione meccanica o demagnetizzazione ad alta intensità .Molte realtà aziendali e pubbliche spesso infatti si disfanno di pc non eccellenti ma funzionanti, che in ambito lavorativo hanno fatto il loro percorso e sono arrivati alla fine, ma che certamente in ambienti come le scuole o circoli ricreativi per ragazzi, potrebbero ancora dare il loro contributo.
Appare quindi uno spreco abbandonare un bene che può costituire ancora una risorsa per qualcuno. In entrambi i casi comunque, sarà onere del titolare delle apparecchiature o del responsabile IT incaricato alla dismissione, preoccuparsi di non rendere recuperabili i dati contenuti.
djtoposo
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