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mercoledì 29 luglio 2009

La dipendenza da internet: e-mail, chat e social network



Oggi va meglio,molto meglio,grazie per il vostro sostegno ,si oggi va molto bene la mente funziona ,le mani vanno veloci sulla tastiera ..scrivo....tu leggi...


Mentre i nonni si isolano pericolosamente davanti al televisore, Internet accalappia i nipoti, che si perdono nelle maglie della rete più grande del mondo. Potrebbe essere la fotografia di questo inizio di secolo. Ma che cosa fanno gli utenti quando sono collegati? Oltre il 70% degli intervistati guarda video su YouTube e servizi simili, il 66% scarica file musicali, l’81% usa la rete per caricare e pubblicare foto digitali, il 76% partecipa a giochi che si svolgono on line. Ben oltre quindi l’attività legata al lavoro o allo studio, Internet diviene sempre più centro di intrattenimento e vita sociale.

Dalla necessità alla dipendenza però il passo è breve e si può delineare in alcuni step virtuali che conducono a non poter più fare a meno del collegamento. Tutto inizia con le e-mail, il primo livello di utilizzo, cui segue una fase di navigazione distratta e rapida tra i siti web. Segue un’attenzione ossessiva alla posta elettronica e ai temi che riguardano il web. Intanto il tempo di permanenza on line aumenta e si intensificano la partecipazione alle chat e ai gruppi di discussione. Le sessioni di connessione si prolungano nella notte, tolgono ore al sonno, e si accompagnano a pensieri ossessivi che riguardano gli eventi della Rete, a sensazioni sgradevoli e ansia quando si è scollegati.

L’estremo della dipendenza si raggiunge con un malessere crescente, agitazione e un basso livello di attivazione e interesse quando si è “disconnessi”. Una condizione simile all’astinenza con danneggiamento della sfera sociale, affettiva e della vita familiare, scolastica o lavorativa.
ingugodiperso

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