Siamo venuti a saperlo solo oggi di un iniziativa abbastanza singolare lanciata qualche settimana fa, che probabilmente non ha avuto il successo sperato in quanto se n’è parlato molto poco, il 403 day.
Conoscerete quasi sicuramente il famoso errore “error 404 page not found“, che viene mostrato quando si tenta di accedere ad una pagina web inesistente; per chi non lo sapesse esiste anche l’errore 403, che indica che la pagina esiste, ma il server impedisce all’ utente di visualizzarla. Sulla base di questo il 403 day “An arrogant iniziative in defense of the Web” si proponeva di impedire l’accesso a qualsiasi sito web ai visitatori che utilizzano Internet Explorer.
Il motivo è che Internet Explorer non supporta molte delle architetture che si stanno sviluppando ultimamente, e gli sviluppatori devono fare sempre i conti con il browser di casa Microsoft prima di lanciare un servizio, un template o un nuovo sito web.
“For the sanity of thousands of web workers: don’t break the web, use a different browser.”
MISTERI DI CASA MICROSOFT..........
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