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lunedì 17 marzo 2008

HACKER O PIRATA INFORMATICO?


Ciao asterini ,ma vi sentite piu' hacker o piu' pirati?Lo so per molti di voi sono la stessa cosa,ma in realta' non e' proprio cosi'quindi in maniera disinteressata cercero' di farvi capire la netta differenza tra i due.inizio con questo prologo:Esattamente come conosciamo bene la differenza che intercorre tra giornalisti e giornalai (qui non discutiamo la rispettabilità di entrambi le categorie ma la differente funzione sociale), tra astronomi ed astrologi, ci aspetteremmo che non mettessero sullo stesso piano chi lotta per far progredire l’umanità e chi semplicemente ha qualche frustrazione di troppo e si sfoga credendosi di essere più furbo degli altri solo perchè ha imparato a rubare informazioni.detto questo che gia' dice molto.....passiamo ora a spiegare il termine hacker. hacker e'abilità tecnica e piacere di risolvere problemi e superare i limiti. Se volete diventare un hacker, credo, soltanto che queste sono rilevanti.I membri di questa cultura hanno dato origine al termine hacker. Gli hacker hanno costruito Internet. Gli hacker hanno reso il sitema operativo UNIX quello che è attualmente. Gli hacker frequentano la Usenet. Gli hacker hanno reso funzionante il World Wide Web. Se siete parte di questa cultura, se avete contribuito alla sua crescita e altre persone coinvolte sanno chi siete e vi chiamano hacker, allora siete un hacker.C'è poi un altro gruppo di persone che si auto definiscono hacker ma non lo sono. Persone (principalmente adolescenti di sesso maschile) che provano un gusto matto nel penetrare nei computer e a intasare il sistema telefonico.I veri hacker chiamano queste persone cracker e non hanno nulla a che vedere con loro. I veri hacker pensano principalmente che i cracker siano pigri, irresponsabili e non molto brillanti, ed obiettano che essere in grado di compromettere la sicurezza di un sistema non rende hacker più di quanto manomettere una macchina renda ingegneri automobilistici. Sfortunatamente molti giornalisti e scrittori sono stati fuorviati e utilizzano spesso il termine hacker per indicare il realtà i cracker, cosa che irrita terribilmente i veri hacker.
ps se poi noi,siamo stati degli hacker o no questo non e' importante limportante e' che mai e poi mai siamo stati dei cracker

pirata informatico,con questo termine si indica qualsiasi illecito in materia di informatica perpetrato tramite utilizzo di informazioni, dati, applicativi o sistemi o reti per scopi non autorizzati. I produttori di software utilizzano la stessa locuzione nel senso di "copia vietata".
Alcune delle azioni configuranti pirateria (perseguita in molti paesi, ma non in tutti) derivano da uso improprio del diritto di utilizzare il software secondo le condizioni alle quali è stato rilasciato dall'autore o dal detentore dei diritti economici di sfruttamento dell'opera (a volte racchiuse in una licenza d'uso. Poi esiste il subdolo pirata domestico,che è una controversa figura che concerne la duplicazione di programmi, musica, video in ambito domestico tramite masterizzazione e divulgazione del materiale ad una cerchia ristretta di persone, per lo più di ambito familiare o assimilabile.A questa condotta è stata talvolta assimilata anche quella di effettuare aggiornamenti del software senza disporre di licenza e della copia legale da aggiornare.
Infatti, quali sono le cause di una tale diffusione della pirateria informatica? La causa principale, qualche volta usata persino come giustificazione, risiede nei prezzi dei software, spesso ritenuti eccessivi, e forse non senza qualche ragione. Ma in gioco c'è anche una componente culturale: quella per cui il software (e il codice sorgente in particolare) non può essere proprietario. Piani di licensing non troppo lineari e gestione semplicistica della questione sono le ultime componenti di un mix pericoloso.
ECCO;noi non siamo pirati informatici,anzi pensiamo che a fronte dei tanti illeciti commessi nell'appropriazione di software commerciale, vale la pena sottolineare che le alternative esistono, a basso costo. Quindi, introdurre l'argomento dei costi eccessivi per giustificare tali comportamenti risulta un po' debole.Il cosiddetto software libero rappresenta una valida alternativa, seria ed efficace, ai software proprietari. esistono ormai prodotti software che possono competere quasi in ogni campo con i rispettivi antagonisti commerciali. Il costo è quasi zero.L'unica possibile differenza rispetto a taluni software commerciali, infatti, risiede nella semplicità e nell'immediatezza d'uso.

ECCO ORA CI PICEREBBE MOLTO SAPERE COSA NE PENSATE!!!!!!!!!
ASTERIX and TEAM

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